Organizzazione della cooperazione islamica

L'Organizzazione per la cooperazione islamica esprime preoccupazione per il governo de facto a Kabul che vieta alle donne di lavorare nelle Nazioni Unite

GEDDA (UNA) - Nell'ennesima inquietante violazione dei diritti fondamentali delle donne afghane, le autorità de facto di Kabul hanno annunciato, martedì 4 aprile 2023, un'ordinanza che vieta alle donne afghane di lavorare per le Nazioni Unite nel Paese.
A seguito di questo annuncio allarmante, il Segretariato generale dell'OIC ha espresso la sua grave preoccupazione per quanto riportato in merito a questo divieto poiché il nuovo decreto intensifica le misure restrittive successivamente imposte a donne e ragazze, incluso l'impedimento loro dall'istruzione, dai lavori governativi e dal lavoro nelle ONG.
Il Segretariato ha osservato che il divieto è stato controproducente, con potenziali ripercussioni non solo per le donne afgane, ma, cosa più significativa, per le operazioni umanitarie delle Nazioni Unite in tutto il paese.
Il Segretariato Generale invita le autorità de facto a riconsiderare questa decisione inaccettabile e consentire agli uomini e alle donne afghane di partecipare alla ricostruzione del loro Paese dopo decenni di conflitti violenti e debolezza sociale ed economica.

(è finita)

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