
Gedda (UNA) – La Commissione permanente indipendente per i diritti umani dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC) ha condannato fermamente la continua violenza contro palestinesi innocenti da parte delle forze di occupazione israeliane e dei coloni illegali, osservando che le proposte di spostamento di massa dei palestinesi da Gaza costituiscono una flagrante violazione del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale umanitario.
La Commissione ha espresso profonda preoccupazione per le continue segnalazioni che documentano gli attacchi ai danni dei palestinesi nei territori palestinesi occupati da parte delle forze di occupazione israeliane e dei coloni illegali.
La Commissione ha affermato che l'Osservatorio dei media dell'OIC ha documentato l'uccisione di circa 170 palestinesi e il ferimento di altri 226 tra gennaio e febbraio 2025 e che dall'ottobre 2023, 48,426 palestinesi sono stati uccisi e altri 118,299 feriti dalle forze di occupazione israeliane, senza alcuna assunzione di responsabilità, il che costituisce una grave violazione del diritto internazionale.
La Commissione ha sottolineato che l'annuncio di un cessate il fuoco a Gaza rappresenta un'occasione d'oro per raggiungere la pace e la stabilità, ma numerosi rapporti indicano l'esistenza di proposte volte a sfollare forzatamente i palestinesi dalla Striscia di Gaza, proposte che la Commissione respinge fermamente e considera una flagrante violazione del diritto internazionale umanitario, tra cui la Quarta Convenzione di Ginevra e lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale, che classifica il trasferimento forzato di civili dai territori occupati come crimine di guerra e crimine contro l'umanità.
La Commissione ha spiegato che il divieto di trasferimento forzato di popolazione è parte integrante dei principi vincolanti del diritto internazionale umanitario consuetudinario e si applica a tutti gli Stati, indipendentemente dal loro stato di ratifica dei trattati pertinenti.
La Commissione ha inoltre sottolineato che lo sfollamento forzato dei civili palestinesi da Gaza costituisce una pericolosa escalation contro la popolazione civile, che sta già soffrendo condizioni umanitarie catastrofiche.
La Commissione ha invitato la comunità internazionale a condannare qualsiasi tentativo di allontanare con la forza i palestinesi dalla loro patria, sia attraverso azioni militari dirette, coercizione o privazione dei servizi di base, e a prevenire tali crimini e a chiamare a risponderne i responsabili.
Ha inoltre chiesto di garantire la piena protezione degli sfollati, in conformità con i meccanismi giuridici internazionali.
Dichiarazione congiunta dei ministri arabi
L'Autorità ha accolto con favore la dichiarazione congiunta rilasciata dall'incontro consultivo dei ministri degli esteri arabi tenutosi in Egitto nel febbraio 2025, che ha espresso il suo categorico rifiuto delle operazioni di "demolizione ed espulsione" mirate ai palestinesi e ha affermato il suo rifiuto di qualsiasi tentativo di annettere terre o di sfollare con la forza i palestinesi dalla loro patria.
La Commissione ha esortato gli Stati membri delle Nazioni Unite e le organizzazioni internazionali e regionali a respingere qualsiasi proposta volta a sfollare i palestinesi dalle loro terre.
La Commissione ha ribadito la sua solidarietà al popolo palestinese, sottolineando la necessità di consentirgli di esercitare il proprio diritto all'autodeterminazione.
La Commissione ha invitato le Nazioni Unite e gli organismi per i diritti umani ad adottare misure urgenti per assicurare alla giustizia gli autori di crimini di guerra contro i palestinesi, garantire giustizia alle vittime, impedire gli sfollamenti forzati e fornire un sostegno umanitario immediato per alleviare le sofferenze della popolazione di Gaza.
(è finita)