Organizzazione della cooperazione islamica

Hussein Taha all'incontro di Al-Aqsa: è irragionevole che Israele agisca come uno stato al di sopra della legge

Il segretario generale dell'Organizzazione per la cooperazione islamica, Hussein Ibrahim Taha, ha affermato che le violazioni nella città occupata di Gerusalemme hanno coinciso con una grave escalation del ritmo dei crimini israeliani contro il popolo palestinese, rappresentata dalla recente aggressione militare israeliana alla Striscia di Gaza, che ha provocato 36 martiri, sottolineando che il numero dei martiri palestinesi durante i sei mesi passati è salito a circa 180 martiri, oltre a centinaia di palestinesi feriti.

Ciò è avvenuto durante il discorso del Segretario Generale alla riunione straordinaria e aperta del Comitato Esecutivo, tenutasi dal Segretariato Generale dell'Organizzazione per discutere degli attacchi israeliani in corso contro la beata Moschea di Al-Aqsa, su invito del Stato di Palestina e Regno Hascemita di Giordania, oggi, mercoledì 24 maggio 2023, presso la sede dell'organizzazione a Gedda.

Il Segretario Generale ha aggiunto che è inconcepibile che Israele, la potenza occupante, continui ad agire come uno stato al di sopra della legge e commetta i suoi crimini e aggressioni contro il popolo palestinese, la sua terra e i suoi luoghi santi, sottolineando la responsabilità della comunità internazionale verso la fine delle violazioni israeliane come minaccia alla pace e alla sicurezza internazionale.

Il Segretario generale ha affermato che l'organizzazione ha seguito la pericolosa escalation israeliana nel prendere di mira i luoghi sacri islamici e cristiani nella città occupata di Gerusalemme, in particolare la profanazione e l'assalto alla benedetta moschea di Al-Aqsa da parte di gruppi di coloni estremisti e alti funzionari israeliani, con la protezione delle forze di occupazione, e lo svolgimento di una riunione del governo di occupazione israeliano in un tunnel sotto Al-Aqsa Al-Mubarak, e l'organizzazione della cosiddetta “marcia della bandiera” provocatoria all'interno dei quartieri della città occupata di Gerusalemme.

Il Segretario Generale ha nuovamente messo in guardia sulla gravità della continuazione di questi brutali attacchi israeliani alla beata Moschea di Al-Aqsa, che costituiscono una violazione della santità dei luoghi santi e della libertà di culto, e rappresentano un attacco al popolo palestinese e le loro santità e un attacco ai sentimenti e alle credenze dei musulmani di tutto il mondo.

Hussein Taha ha accolto con favore le reazioni internazionali rappresentate nel respingere e condannare questa visita provocatoria del ministro estremista israeliano alla beata moschea di Al-Aqsa, e ha anche sottolineato che la città di Gerusalemme è parte integrante del territorio palestinese occupato nel 1967, e la capitale dello Stato di Palestina, e che tutte le decisioni e le azioni che intraprende L'occupazione israeliana per giudaizzare la città occupata di Gerusalemme non ha alcun effetto legale ed è considerata nulla.

(è finita)

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