
Ramallah (UNA/QNA) - La Biblioteca nazionale palestinese ha invitato le organizzazioni internazionali, in particolare l'UNESCO e la Corte penale internazionale, ad adottare misure urgenti per proteggere il patrimonio culturale palestinese, restituire i libri e i manoscritti trafugati e chiamare l'occupazione a rispondere delle gravi violazioni commesse contro le istituzioni culturali ed educative.
In una dichiarazione rilasciata oggi in occasione della Giornata delle biblioteche arabe, la Biblioteca palestinese ha evidenziato i crimini dell'occupazione israeliana contro le biblioteche palestinesi, che sono state sistematicamente prese di mira attraverso la distruzione, la chiusura e il sequestro, sottolineando che i crimini dell'occupazione contro le biblioteche sono un tentativo di cancellare la memoria culturale palestinese e di rubare il patrimonio intellettuale e storico del nostro popolo.
La Biblioteca palestinese ha monitorato la distruzione di decine di biblioteche pubbliche, private e universitarie da parte dell'aggressione dell'occupazione israeliana a Gaza, così come la biblioteca della Grande Moschea di Omari e la Biblioteca di Gaza per la cultura e la luce affiliata alla Chiesa battista, che conteneva (20,000) libri ed è stata bombardata. Nel frattempo, le biblioteche universitarie palestinesi non sono state risparmiate dai bombardamenti, come la Biblioteca universitaria di Al-Aqsa, la Biblioteca universitaria di Al-Isra e la Biblioteca universitaria islamica, che hanno perso più di (240,000) libri e riferimenti. L'occupazione ha preso di mira anche biblioteche municipali e istituzioni culturali.
Secondo la dichiarazione, anche le biblioteche di Gerusalemme sono state oggetto di saccheggi e chiusure. I crimini dell'occupazione non si sono limitati alla distruzione, ma si sono estesi alla chiusura delle biblioteche e all'arresto dei loro proprietari, sottolineando che questo saccheggio e questa distruzione fanno parte di una politica coloniale sistematica iniziata con la Nakba del 1948.
(è finita)