Ginevra (UNI/QNA) – I Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo hanno rinnovato l’accento sull’urgente necessità di una soluzione globale alla crisi che attraversa il Sudan, e hanno esortato i fratelli sudanesi sulla necessità della calma, dando priorità alla linguaggio del dialogo, unificando i ranghi, preservando la coesione delle istituzioni statali nazionali e prevenendo il loro collasso senza esacerbare il conflitto e gli scontri tra i partiti sudanesi.
È quanto emerge dalla dichiarazione rilasciata oggi dalla signora Jawhara bint Abdulaziz Al Suwaidi, vice rappresentante permanente della delegazione permanente dello Stato del Qatar presso l'Ufficio delle Nazioni Unite a Ginevra, a nome dei paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo, in qualità di lo Stato del Qatar in qualità di Presidente del Gruppo del Golfo, durante il dialogo interattivo sul rapporto della Missione d'inchiesta internazionale indipendente in Sudan, nel quadro della cinquantasettesima sessione del Consiglio per i diritti umani.
I paesi del GCC hanno sottolineato l’importanza dell’impegno di entrambe le parti coinvolte nel conflitto in Sudan per porre fine al conflitto alla luce di quanto concordato nella Dichiarazione di Jeddah firmata l’11 maggio 2023 riguardo all’impegno a proteggere i civili, e nella dichiarazione rilasciata il 20 maggio 2023 riguardante l'accordo su un cessate il fuoco a breve termine e accordi umanitari nel quadro del diritto internazionale umanitario e del diritto dei diritti umani.
Al-Suwaidi ha affermato che i paesi del GCC hanno accolto con favore la risoluzione n. 2736 del Consiglio di sicurezza emessa il 13 giugno 2024, che richiede la piena attuazione della Dichiarazione di Jeddah relativa all'impegno a proteggere i civili, e ha invitato tutte le parti a garantire la rimozione di qualsiasi ostacoli e consentire un accesso completo, rapido, sicuro e senza ostacoli agli aiuti umanitari.
I paesi del Consiglio hanno esortato il governo sudanese e le forze di supporto rapido a impegnarsi seriamente ed efficacemente in iniziative per risolvere la crisi, tra cui la piattaforma di Jeddah, i paesi vicini e altri, e hanno riaffermato il loro impegno a sostenere il popolo sudanese e a continuare a fornire aiuti umanitari e sostenere e contribuire ad alleviare la loro sofferenza.
(è finita)