Palestina

Il governatorato di Salfit sta assistendo a una pericolosa escalation da parte dell'occupazione, che rischia di portare al collasso dei servizi di base.

Salfit (UNA/WAFA) – Il governatore di Salfit, Mustafa Taqatqa, ha confermato che il governatorato in generale e le città di Kafr ad-Dik e Burqin in particolare stanno assistendo a una pericolosa e sistematica escalation da parte delle forze di occupazione israeliane, rappresentata da una rigida politica di chiusura che ha interessato tutti gli ingressi vitali della città di Salfit, portando al completo isolamento del centro del governatorato e all'interruzione della fornitura di servizi di base ai cittadini.
Il governatore Taqatqa ha spiegato in una dichiarazione rilasciata martedì che le forze di occupazione hanno chiuso i cancelli di Kafr ad-Dik dall'inizio dell'aggressione alla Striscia di Gaza, così come i cancelli eretti agli ingressi delle città di Burqin e Yasuf, l'ingresso settentrionale di Salfit e la via Al-Matwi, provocando una soffocante crisi umanitaria ed estreme difficoltà nel far arrivare aiuti medici e alimentari, trasportare pazienti e garantire la libertà di movimento di studenti, insegnanti e dipendenti.
Ha sottolineato che le città di Kafr ad-Dik e Burqin sono state oggetto di violente incursioni e ripetute incursioni nelle abitazioni per sette giorni, accompagnate da campagne di arresti, intimidazioni ai cittadini, attacchi a istituzioni educative e di servizi e vandalismo del loro contenuto. Ha inoltre sottolineato che le moschee sono state attaccate e le case dei cittadini sono state trasformate in caserme militari.
Ha sottolineato che queste misure, secondo il diritto internazionale umanitario, costituiscono una forma di punizione collettiva, osservando che rientrano nel contesto dei continui tentativi dell'occupazione di svuotare le terre dei suoi proprietari palestinesi ed espandere il suo progetto coloniale spianando con i bulldozer i terreni circostanti le due città e prendendo di mira le fonti di sostentamento dei cittadini.
Taqatqa ha aggiunto che il personale del governatorato, in collaborazione con i partner delle istituzioni ufficiali e civili, sta compiendo intensi sforzi 24 ore su 24 per garantire i bisogni minimi di base dei cittadini assediati.
Ha espresso preoccupazione per l'imminente collasso del settore dei servizi nelle città di Burqin e Kafr ad-Dik e per l'esaurimento delle scorte alimentari, del latte in polvere per neonati e della farina dei panifici. Anche il settore sanitario sta soffrendo una paralisi pressoché totale a causa del rigido lockdown.

(è finita)

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