Palestina

Le autorità israeliane demoliscono 16 case nel villaggio di Al-Sarra, nel Negev.

Negev (UNA/WAFA) – Lunedì le autorità israeliane hanno demolito 16 case nel villaggio non riconosciuto di al-Sarra, nel Negev, all'interno dei territori del 1948.
Centinaia di agenti di polizia israeliani sono stati schierati nella zona, circondando le case e impedendo ai residenti di avvicinarsi al luogo della demolizione.
Suleiman Al-Hawashla, direttore generale del Consiglio regionale per i villaggi non riconosciuti, ha dichiarato: "Le demolizioni seguono la decisione presa giovedì scorso dal tribunale di Beersheba di demolire le case del villaggio e svuotarlo dei suoi residenti".
Al-Hawashleh ha aggiunto: "Le demolizioni di oggi riguardano almeno 16 case, mentre alcuni residenti avevano già demolito le proprie abitazioni in precedenza".
Ha sottolineato che "nel villaggio vivono circa 1500 cittadini della tribù Azzazmeh, e il villaggio è privo di qualsiasi infrastruttura, tra cui strade, acqua, elettricità, reti fognarie, scuole, strutture mediche e altro ancora".
Al-Hawashleh ha continuato: "Le demolizioni fanno parte delle politiche di sfollamento forzato messe in atto dalle autorità israeliane nei confronti dei palestinesi nei territori del 48 e nel Negev in particolare, mentre allo stesso tempo vengono annunciati piani per stabilire nuovi insediamenti nella regione".
Fonti del Consiglio regionale per i villaggi non riconosciuti hanno riferito che "nelle prossime due settimane, si prevede che più di 200 case nel villaggio di al-Sarra saranno demolite, distruggendo di fatto l'intero villaggio e sradicandone e sfollandone gli abitanti".

(è finita)

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