Palestina

119 giorni di aggressione alla città di Jenin e al suo campo: migliaia di sfollati e distruzione totale.

Jenin (UNA/WAFA) – Le forze di occupazione israeliane hanno continuato la loro aggressione alla città di Jenin e al suo campo per il 119° giorno consecutivo, espandendo le operazioni di demolizione e distruzione all'interno del campo con l'obiettivo di modificarne le caratteristiche e la struttura, continuando al contempo a impedirne l'ingresso o l'accesso.
Ieri sera le forze di occupazione israeliane hanno preso d'assalto il quartiere orientale di Jenin e hanno arrestato un giovane dopo aver fatto irruzione nella sua abitazione in mezzo ai droni. Si sono schierati nei pressi della moschea Khalid bin al-Walid e del Diwan al-Saadi nel quartiere, dispiegando i loro veicoli militari lungo le strade e nei mercati della città. Le forze di occupazione hanno fatto irruzione anche in un'abitazione nel quartiere di Al-Jabariyat, vicino al campo di Jenin.
Le forze di occupazione israeliane continuano a sparare intensamente con munizioni vere all'interno del campo di Jenin, nonostante il campo sia vuoto dei suoi residenti dopo essere stati costretti a fuggire per più di quattro mesi.
Le poche immagini emerse dal campo di Jenin mostrano una distruzione senza precedenti di case, proprietà civili e infrastrutture.
Ieri sera, domenica, le forze di occupazione hanno preso d'assalto la città di Ya'bad, a sud di Jenin, e hanno schierato unità di fanteria nelle sue strade.
Nei villaggi della provincia di Jenin si verificano incursioni quasi quotidiane, mentre continuano le aggressioni contro la città e l'accampamento. Nella maggior parte dei villaggi del governatorato si registrano quotidianamente movimenti militari, insieme alla presenza costante di pattuglie e veicoli israeliani.
Le forze di occupazione continuano a chiudere completamente il campo di Jenin, impedendone l'accesso, mentre proseguono le operazioni di demolizione e distruzione all'interno del campo, volte ad alterarne la struttura e le caratteristiche. Secondo le stime del comune di Jenin, circa 600 case nel campo sono state completamente distrutte, mentre le altre sono state parzialmente danneggiate e sono ora inabitabili.
Anche Jenin ha subito ingenti danni alle strutture, alle abitazioni e alle infrastrutture, in particolare nei quartieri orientali e di al-Hadaf.
Le famiglie del campo, insieme a centinaia di famiglie della città e delle zone circostanti, sono ancora oggi sfollate con la forza. Il comune di Jenin segnala che il numero di sfollati dal campo e dalla città ha superato quota 22.
La situazione economica a Jenin continua a peggiorare, con ingenti perdite commerciali dovute all'aggressione. Ciò ha portato alla chiusura di numerosi negozi, a un calo dell'attività commerciale e alla demolizione e distruzione di infrastrutture e strade. Numerose attività commerciali hanno subito danni, in particolare nei quartieri occidentali, che stanno attraversando una paralisi economica pressoché totale.
Dall'inizio dell'assalto alla città e all'accampamento, il 21 gennaio, sono stati uccisi 40 civili e decine di altri sono stati feriti e arrestati.

(è finita)

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