
Jenin (UNA/WAFA) – Le forze di occupazione israeliane hanno continuato la loro aggressione alla città di Jenin e al suo campo per il 113° giorno consecutivo, distruggendo ciò che resta delle case e delle infrastrutture private nel campo con l'obiettivo di modificarne le caratteristiche, continuando a impedirne l'ingresso o l'accesso.
Questa mattina, lunedì, le forze di occupazione israeliane hanno abusato di un giovane all'ingresso del campo di Jenin, dopo averlo arrestato e legato le mani.
Le forze di occupazione israeliane hanno preso d'assalto l'abitazione di Imad al-Saadi nel quartiere di al-Jabariyat e hanno continuato a isolare completamente il campo di Jenin, impedendone l'accesso. Nel frattempo, all'interno del campo continuano le operazioni di demolizione e distruzione, volte a modificarne la struttura e le caratteristiche. Secondo le stime del comune di Jenin, circa 600 case nel campo sono state completamente distrutte, mentre le altre sono state parzialmente danneggiate e rese inabitabili. Nel frattempo, le forze di occupazione continuano a sparare intensamente con munizioni vere nel campo.
Ingenti danni sono stati causati anche a strutture, abitazioni e infrastrutture, soprattutto nei quartieri orientali e di Al-Hadaf.
Le forze di occupazione continuano a inviare ulteriori rinforzi militari verso il campo e i suoi dintorni, mentre la città assiste allo spiegamento quotidiano di unità di fanteria in diversi quartieri.
Le famiglie del campo, insieme a centinaia di famiglie della città e delle zone circostanti, sono ancora oggi sfollate con la forza. Il comune di Jenin segnala che il numero di sfollati dal campo e dalla città ha superato quota 22.
La situazione economica a Jenin continua a peggiorare, con ingenti perdite commerciali dovute all'aggressione. Questa aggressione ha portato alla chiusura di numerosi negozi e a un calo del traffico commerciale in entrata in città. Inoltre, si sono verificati anche interventi di demolizione e distruzione di infrastrutture e strade, con conseguenti danni a numerose attività commerciali, in particolare nei quartieri occidentali, che stanno attraversando una paralisi economica pressoché totale. L'aggressione causò perdite inizialmente stimate in oltre 300 milioni di dollari.
Dall'inizio dell'assalto alla città e all'accampamento, il 21 gennaio, sono state uccise 40 persone, mentre decine di altre sono state ferite e arrestate.
Ieri sera le forze di occupazione hanno preso d'assalto le città di Araba, Arbouna, Jalqamus e Arrana, nel governatorato di Jenin.
Nei villaggi della provincia di Jenin si verificano incursioni quasi quotidiane, mentre continuano le aggressioni contro la città e l'accampamento. Nella maggior parte dei villaggi del governatorato si registrano quotidianamente movimenti militari, insieme alla presenza costante di pattuglie e veicoli israeliani.
(è finita)