
Tulkarm (UNA/WAFA) – Le forze di occupazione israeliane continuano la loro aggressione alla città di Tulkarm e al suo accampamento per il 91° giorno consecutivo, e al campo di Nour Shams per il 78° giorno, in un contesto di continua escalation sul campo.
Un corrispondente della WAFA ha dichiarato che le forze di occupazione hanno fatto irruzione, all'alba di oggi, in diverse abitazioni nel sobborgo di Dhnaba, a est della città, tra cui quelle appartenenti ai detenuti nelle prigioni di occupazione. Condussero un'operazione di perquisizione su vasta scala, ne vandalizzarono il contenuto e sottoposero i residenti a interrogatori e minacce.
Ha aggiunto che in varie parti della città, in particolare attorno al campo di Nour Shams e alla periferia di Aktaba, si sono uditi pesanti colpi d'arma da fuoco, accompagnati da intensi movimenti di fanteria nella zona e da intensi voli di ricognizione.
Nel frattempo, le forze di occupazione continuano a inviare rinforzi militari, tra cui veicoli e unità di fanteria, nella città, nei suoi due accampamenti e nei suoi sobborghi. Questo spiegamento è accompagnato da un intenso fuoco di munizioni vere e bombe assordanti, mentre assaltano e perquisiscono case e negozi, ne distruggono il contenuto e sottopongono i presenti a interrogatori e arresti.
Hanno inoltre allestito posti di blocco lungo le strade principali e nei quartieri della città, ostacolando la circolazione dei cittadini e dei loro veicoli, sottoponendoli a perquisizioni, controlli di identità e interrogatori sul campo.
Nei campi profughi di Tulkarem e Nur Shams si sta verificando un massiccio dispiegamento di forze di occupazione, che sparano munizioni vere e bombe assordanti, e di tanto in tanto si sentono delle esplosioni. Tutto ciò avviene in un contesto di stretto assedio imposto ai campi, con la chiusura degli ingressi con cumuli di terra e con conseguenti incursioni e vandalismi nelle abitazioni, che hanno costretto i residenti rimasti a evacuare le proprie abitazioni sotto la minaccia delle armi.
Le forze di occupazione continuano inoltre a sequestrare case ed edifici residenziali in Nablus Street e nel quartiere adiacente a nord, trasformandoli in caserme militari dopo aver evacuato con la forza i residenti. Posizionano anche i loro veicoli e bulldozer intorno a loro.
La continua aggressione e escalation israeliana contro la città di Tulkarem e i suoi due accampamenti ha provocato la morte di 13 civili, tra cui un bambino e due donne, una delle quali incinta di otto mesi. Decine di altre persone sono rimaste ferite e sono state arrestate.
Ha inoltre causato lo sfollamento forzato di oltre 4200 famiglie dai campi di Tulkarm e Nur Shams, che comprendevano più di 24 residenti, insieme a centinaia di residenti del quartiere settentrionale della città, dopo che le loro case sono state confiscate e alcune di esse trasformate in caserme militari.
L'aggressione ha causato la distruzione generalizzata delle infrastrutture, tra cui case, negozi e veicoli, che sono stati completamente e parzialmente demoliti, bruciati, vandalizzati, saccheggiati e rubati. 396 case sono state completamente distrutte e 2573 parzialmente distrutte nei campi di Tulkarm e Nur Shams, oltre alla chiusura degli ingressi e dei vicoli con cumuli di terra.
(è finita)