
Ramallah (UNA/WAFA) – Il Ministero dell’Economia Nazionale dello Stato di Palestina ha lanciato un appello urgente alle Nazioni Unite, ai paesi e ai popoli del mondo affinché facciano pressione sul governo di occupazione israeliano affinché cessi immediatamente di usare la fame e la privazione come strumenti di guerra contro il popolo palestinese, in particolare nella Striscia di Gaza.
L'appello del Ministero, pubblicato oggi, sabato, coincide con la Giornata mondiale dei diritti dei consumatori, che cade il 15 marzo di ogni anno. La giornata è stata riconosciuta dalle Nazioni Unite nel 1983 e quest'anno si tiene sotto il tema "Stili di vita sostenibili".
Il Ministero dell'Economia palestinese ha affermato in un comunicato stampa: "Ricordiamo al mondo intero che Israele si rifiuta di consentire l'ingresso di beni di prima necessità sanitari e umanitari, in particolare acqua, elettricità e cibo, al popolo palestinese nella Striscia di Gaza. Ciò alla luce del crollo di tutte le necessità di base della vita, dell'assedio di varie città in Cisgiordania, in particolare nel nord, e dell'istituzione di circa 900 posti di blocco militari che limitano la circolazione di persone e merci, oltre allo sfollamento di circa 41 cittadini".
Ha aggiunto: "Questo giorno viene vissuto dal popolo palestinese in circostanze eccezionali che richiedono alla comunità internazionale, con tutti i suoi vari organismi, di rispettare le leggi internazionali che garantiscono il diritto dei cittadini ai loro bisogni e diritti fondamentali, specialmente in tempo di guerra. Tuttavia, Israele non attribuisce più alcun peso a queste leggi e si stabilisce standard che non sono né legali né morali".
(è finita)