
Ramallah (UNA/WAFA) – Il Ministero degli Affari Esteri e degli Espatriati palestinese ha affermato che le demolizioni di case su larga scala commesse dalle forze di occupazione nei campi profughi di Jenin, Tulkarm e Nur Shams nella Cisgiordania settentrionale occupata, e il crimine di sfollamento forzato e lo sfollamento di oltre 40 cittadini palestinesi, in particolare durante il mese sacro, costituiscono il crimine di pulizia etnica e sfollamento e rientrano nel quadro dei piani dell’occupazione di consolidare il proprio controllo e annettere la Cisgiordania, inclusa Gerusalemme Est.
Il Ministero degli Esteri ha affermato in una dichiarazione rilasciata sabato che continua a monitorare le sofferenze del popolo palestinese insieme a tutti i paesi e agli organismi internazionali, nonché con le commissioni d'inchiesta e di accertamento dei fatti, i relatori speciali, gli assistenti del Segretario generale delle Nazioni Unite e tutte le parti internazionali.
Ha chiesto un intervento internazionale autentico e serio per costringere l'occupazione a cessare la sua aggressione e a sottomettersi alla volontà internazionale di pace, sottolineando che una soluzione politica negoziata è l'unico modo per risolvere il conflitto, mentre le soluzioni militari non fanno che esacerbare e deteriorare la situazione.
(è finita)