Palestina

Ministero degli Esteri palestinese: i diritti umani dei palestinesi non devono essere esclusi dalla protezione internazionale

Ramallah (UNA/WAFA) - Il Ministero palestinese degli Affari Esteri e degli Espatriati ha affermato che i diritti umani dei palestinesi non dovrebbero essere esclusi dalla protezione internazionale, soprattutto perché questo anniversario coincide con il 76esimo anniversario del crimine di pulizia etnica, la “Nakba”, in che ha trasformato il popolo palestinese in profugo. Nella sua terra natale e nella diaspora, è diventato un bersaglio del sistema di occupazione coloniale.

Il Ministero ha indicato, in una dichiarazione rilasciata in occasione della Giornata internazionale dei diritti umani, che nel 430° giorno dall'inizio della guerra genocida condotta dalle autorità di occupazione israeliane contro il popolo palestinese nella Striscia di Gaza, che finora ha portato alla martirio di 44,664 cittadini, tra cui 17,581 bambini e 12,048 donne, migliaia di palestinesi sono rimasti feriti, più della metà dei quali erano donne e bambini, oltre alla guerra che ha causato sfollamenti e sfollamenti forzati di più 1.9 milioni, poiché gli israeliani hanno preso di mira aree civili protette dalle disposizioni del diritto umanitario internazionale, che includono case, scuole, università, ospedali e luoghi di culto, e hanno causato la chiusura di numerosi ospedali, oltre all'uccisione di 1055 operatori sanitari e l'uccisione di 190 giornalisti, oltre alla guerra di fame praticata dalle autorità di occupazione come strumento di guerra.

Ha aggiunto che i crimini e gli attacchi dell’occupazione israeliana sono diffusi e colpiscono tutte le parti del territorio palestinese. Dal 7 ottobre 2023, le forze di occupazione hanno ucciso circa 806 palestinesi in Cisgiordania, compresa Gerusalemme, tra cui più di 168 bambini. oltre ad arrestare centinaia di palestinesi, il numero raggiunge i 10,200 detenuti palestinesi nelle carceri dell'occupazione, tra cui 270 bambini, che languono in condizioni disumane.

Il Ministero ha indicato che le forze di occupazione prendono deliberatamente di mira i cittadini palestinesi con tutti i tipi di armi e con l’uso eccessivo della forza durante le operazioni di arresto, oltre ad esporre i prigionieri palestinesi a vari tipi di violenza fisica e psicologica durante gli interrogatori e le indagini, davanti agli occhi dei mondo intero, senza vergogna e rispetto per le disposizioni del diritto internazionale e delle risoluzioni delle Nazioni Unite.

Il Ministero ha affermato che non ha senso commemorare la Giornata internazionale dei diritti umani quando viene commesso un crimine di genocidio contro il popolo palestinese senza adottare misure concrete per garantire la protezione del popolo palestinese e senza escluderlo dalla protezione internazionale e senza adottare le misure necessarie. ritenere Israele, la potenza occupante, responsabile dei suoi crimini disumani contro il popolo palestinese, sottolineando che intensificherà i suoi sforzi diplomatici e legali a tutti i livelli per garantire la fine della barbara aggressione contro la Striscia di Gaza, l’ingresso di aiuti umanitari nella della Striscia, la fine degli spostamenti forzati del popolo palestinese e la garanzia della necessaria protezione legale per tutto il popolo palestinese.

(è finita)

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