Gedda (UNA) – Il Segretariato generale dell’Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), in collaborazione con la delegazione permanente dello Stato di Palestina e l’Unione delle agenzie di stampa dell’OIC (UNA), ha organizzato giovedì 15 maggio 2025 presso la sua sede di Gedda una mostra intitolata “Palestina: terra, popolo e identità”, per commemorare il 77° anniversario della Nakba palestinese.
Nel suo discorso pronunciato in questa occasione, il direttore generale dell'Unione delle agenzie di stampa dell'Organizzazione per la cooperazione islamica (OIC), il signor Mohammed bin Abdrabuh Al-Yami, ha ribadito che la causa palestinese non è semplicemente una questione di confini o di terra, bensì una giusta causa umanitaria.
Al-Yami ha dichiarato: "Il Giorno della Nakba è un evento che ha cambiato i contorni della storia e ha stabilito una realtà di ingiustizia e oppressione per la quale il tenace popolo palestinese continua a pagare il prezzo ancora oggi. È un ricordo che ci ricorda che la causa palestinese è una causa umanitaria giusta, legata a diritti inalienabili: il diritto al ritorno, il diritto all'autodeterminazione e il diritto a vivere con dignità sulla terra dei nostri padri e nonni".
"Oggi commemoriamo questo doloroso ricordo con il titolo "Palestina: Terra, Popolo e Identità", un titolo che incarna la trilogia che costituisce il nucleo del conflitto: una terra usurpata, un popolo che lotta per la sopravvivenza e un'identità che affronta tentativi di distorsione e cancellazione. Le immagini esposte nella toccante mostra d'arte dedicata a questa occasione, che stiamo organizzando in collaborazione con la Delegazione Permanente dello Stato di Palestina e l'Organizzazione per la Cooperazione Islamica, non sono semplici fotografie, ma testimonianze viventi della storia, che portano in sé il dolore del passato, le sfide del presente e la speranza del futuro", ha aggiunto.
Al-Yami ha elogiato la determinazione e la resilienza del popolo palestinese, affermando: "La Nakba non è stata solo un momento fugace nel 1948, ma piuttosto la continuazione di una tragedia umana che si rinnova ogni giorno attraverso lo sfollamento dei palestinesi, la demolizione delle case, la confisca delle terre e la violazione dei luoghi santi. Ma è anche una storia di resistenza e resilienza, la storia di un popolo che si è rifiutato di morire, preservando la propria identità nonostante tutte le difficoltà, instillando nei propri figli l'amore per la terra e lasciando in eredità l'eredità della lotta per la libertà. Traiamo ispirazione da queste immagini di resilienza e da una nuova forza per lavorare per la Palestina. La Palestina rimarrà nei nostri cuori e nelle nostre coscienze: una terra santa, un popolo fiero e un'identità eterna".
Il Direttore generale dell'UNA ha affermato che l'Unione non esiterà a sostenere la giusta causa palestinese e a trasmettere la voce degli oppressi al mondo. Ha sottolineato che i media non sono semplici mezzi di trasmissione di notizie, ma piuttosto un'arma nella battaglia per la consapevolezza e un ambasciatore dei diritti. Ha ribadito il suo impegno a continuare a far luce sulle sofferenze dei palestinesi, denunciare le violazioni e sostenere gli sforzi diplomatici e legali per ottenere giustizia.
Al-Yami ha elogiato la proficua cooperazione con la Delegazione permanente della Palestina, sottolineando che è stata e continua a essere un partner fondamentale in ogni fase della commemorazione di questo anniversario. Ha inoltre ringraziato l'Organizzazione per la cooperazione islamica per aver ospitato la mostra commemorativa della Nakba e tutti coloro che hanno contribuito al suo successo.
(è finita)